FIERA DI SANT’ORSO AD AOSTA 2023: RECORD ANCHE NELLA QUALITA’

Un’edizione eccellente sotto tutti i profili quella della Fiera di Sant’Orso di Aosta 2023, detta la Millenaria per la sua origine antica. Presenze e affluenza di pubblico numerosissime: nei due giorni di lunedì e martedì 172mila passaggi. Grande soddisfazione da parte degli organizzatori della Foire de Saint-Ours per i quali quest’anno si è trattato di una vera scommessa. Lo svolgimento nei giorni feriali  non ha fermato l’interesse, complice anche il meteo favorevole, interesse soprattutto rivolto ai mille artigiani che dopo lo stop imposto dal Covid e lo slittamento primaverile dell’anno passato,  sono stati presenti con entusiasmo  dando vita ad una vetrina di prodotti di altissima creatività e qualità.

Come di consueto sono stati attribuiti anche 13 premi totali, tra cui riconoscimento per età, talento, rispetto dei canoni tradizionali e attinenza alle tematiche proposte. Uno per tutti : il ‘Premio Amédée Berthod’ è stato assegnato al più promettente artista under 25 della Foire , David Battendier mentre la controparte ‘Premio Robert Breton’ è toccata all’artigiano novantenne Luigi Marquis. Otto valdostani hanno festeggiato le ‘Nozze d’oro’ di Fiera per un totale di 400 anni di storia. Il Banco di Gianfranco Anzola ha vinto il ‘Miglior allestimento’ soprattutto per la messa in scena con l’uso di materiale ligneo di recupero di una sorta di fiera nella fiera arricchita da una serie di animali intenti a contemplare e studiare i visitatori.

Noi di Fatto-a-mano siamo state presenti e abbiamo portato tutta l’attenzione del nostro giornale on line contattando artigiani. L’impressione? Straordinaria soprattutto per l’altissima, tradizionale e storica concentrazione in una regione tutto sommato piccola. Nessuno si stupisce, anche girando tra gli stand, perché questo lavoro fortemente anche vita, porta gli artigiani a conoscersi da sempre. Il radicamento e rapporto con le radici del territorio è strettissimo. Naturalmente prevale l’uso del legno ma non mancano esperimenti con altri materiali naturali e non. E gli esiti sono di una bellezza stupefacente in ambiti differenti, dall’oggettistica fino ad arredamenti completi. La presenza degli animali, anche loro parte delle famiglie valdostane, si sente forte nelle rappresentazioni pittoriche o scultoree. Forte anche la presenza di corsi e scuole dove è possibile tramandare il mestiere e tecniche. Siamo rimaste talmente colpite dalle opere da pensare ad Fatto-a-mano Tour in primavera od estate che porti visitatori torinesi a scoprire queste belle realtà.

Natura, tradizione, vita e passione: qui l’artigianato incrocia gli elementi base della vita quotidiana, entra nelle abitudini, utilizza il territorio nel suo pieno rispetto, e si fa ‘storia’ millenaria. Tutto questo, al di là dei numeri, rende questa Fiera e i loro protagonisti davvero testimoni eccellenti.